Progetto realizzato per la prima edizione della mostra fotografica Immagina, dedicata alla poesia di Alda Merini.
Dies Irae
Tu insegui le mie forme, segui tu la giustezza del mio corpo e non mai la bellezza di cui vado superba.
Sono animale all'infelice coppia prona su un letto misero d'assalti, sono la carezzevole rovina dai fecondi sussulti alle tue mani,
sono il vuoto cresciuto sino all'altezza esatta del piacere, ma con mille tramonti alle mie spalle: quante volte, amor mio, tu mi disdegni.